Il regolamento sulla condivisione degli sforzi stabilisce impegni annuali vincolanti per ciascuno Stato membro in materia di emissioni di gas a effetto serra per il periodo 2021-2030. Questi obiettivi riguardano le emissioni della maggior parte dei settori non inclusi nel sistema di scambio delle emissioni dell’UE (ETS), come trasporti, edifici, agricoltura e rifiuti.

L’obiettivo collettivo di riduzione per l’intera UE era del 10% entro il 2020, rispetto al 2005; per l’Italia l’obiettivo era del 13%.

Gli obiettivi sono stati stabiliti in base al PIL dei paesi. L’UE ha recentemente completato il processo di legislazione che continua la decisione di condivisione degli sforzi (ESD) e stabilisce gli obiettivi di riduzione delle emissioni per gli Stati membri relativi al periodo 2021-2030.

Questa volta gli obiettivi di riduzione delle emissioni sono più severi: l’obiettivo di riduzione complessiva per l’UE nel 2030 per i settori non-ETS è del 30% entro il 2030, rispetto ai livelli del 2005; per l’Italia, l’obiettivo è del 33%.

A differenza dei settori ETS dell’UE, che sono regolati a livello europeo, gli Stati membri sono responsabili delle politiche e delle misure nazionali per limitare le emissioni dei settori coperti dalla legislazione sulla condivisione degli sforzi.

Il regolamento mantiene flessibilità, come quella di usare le quote ETS. Negli anni in cui le emissioni sono inferiori alle assegnazioni annuali per le emissioni, gli Stati membri possono mettere in banca le eccedenze ed utilizzarle negli anni successivi. Per le eccedenze cumulative elevate, sono stati aggiunti dei limiti di deposito.

Negli anni in cui le emissioni sono superiori al limite annuale, gli Stati membri possono prendere in prestito una quantità limitata di assegnazioni dagli anni successivi.

L’Italia ha già raggiunto i suoi obiettivi per il 2020 ed in particolare, è sulla buona strada per raggiungere i suoi obiettivi ETS. In termini di ESD, il superamento cumulativo dal 2013 al 2016 è di 127,8 Mt di CO2.

D’altra parte, la ripresa economica ha visto un plateau delle emissioni ESD dal 2013. Se questa tendenza continua, o se le emissioni cominciano ad aumentare da qui, questo renderà molto più difficile il rispetto delle riduzioni dal 2021 al 2030.

 

Would you like more information?

If you want to get more information about this subject please get in touch with our experts who would be pleased to hear from you.