Sempre più rivenditori stanno investendo nella consegna in giornata: tra i più noti, Ulta Beauty e Abercrombie & Fitch Co., Sephora (che ha lanciato un'opzione di consegna in giornata lo scorso ottobre dopo aver collaborato con Instacart nel 2020) H&M e Estée Lauder.
L'esplosione della gig economy ha creato nuove opportunità per le aziende di moda. Lavorare con i corrieri per fornire una consegna immediata è spesso più economico di UPS, DHL o altri durante la notte, soprattutto quando gli ordini possono essere ritirati da un negozio vicino alla casa del cliente. Nuove start-up, come Gorillas, promettono ai clienti consegne rapide fino a 15 minuti, sfruttando la rete di distribuzione di supermercati e negozi.
Alcuni marchi possono essere più adatti di altri alla consegna in giornata. Un marchio specializzato in abbigliamento per le occasioni, per esempio, potrebbe avere più acquirenti che cercano un abito dell'ultimo minuto rispetto a un orologiaio di lusso.
Almeno in apparenza, la consegna in giornata apre le porte a grandi possibilità.
Ma a quale prezzo?
Quali sono i risvolti negativi, i costi, e l’impatto ambientale di questa scelta? Ampliando la prospettiva e mettendo diversi fattori sul piatto della bilancia, la consegna in giornata risulta davvero così appealing?
Soprattutto negli ultimi anni infatti il comportamento del consumatore medio è cambiato. Le tematiche ambientali, sociali ed ecologiche sono diventate variabili estremamente sensibili e cruciali nella scelta d'acquisto: in definitiva, la consegna in giornata può portare numerose opportunità MA se implementata nella maniera giusta (ad esempio, scegliendo opzioni sostenibili per la last-mile delivery come biciclette o mezzi elettrici).