Indubbiamente, alcune marche si impegnano a ridurre l'impatto ambientale; per altre, è solo una questione di promozione e visibilità del marketing. Quest'ultimo scenario è il cosiddetto "greenwashing" : trasmettere una falsa impressione o fornire informazioni fuorvianti su come i prodotti di un'azienda siano più ecologici.
Stiamo finalmente assistendo all'inizio della fine per le pratiche greenwashing, specialmente nella moda?
L'International Consumer Protection and Enforcement Network (ICPEN), una rete globale di autorità di protezione dei consumatori, lavora per coordinare l'applicazione transfrontaliera delle linee guida sul greenwashing.
Per la moda, questo significherà più controllo dei processi, più pressione sulla trasparenza e regole più severe da seguire. L'azione è già in corso: l'ICPEN ha identificato diverse preoccupazioni chiave per il greenwashing nell'industria della moda, come la prominenza di termini vaghi come "eco" e "sostenibile", i marchi che etichettano i prodotti come "riciclati" o "organici" quando la percentuale di materiali a cui questo si applica è relativamente bassa.