Sono un forte sostenitore di una gestione della supply chain basata sui dati. Non c’è alcun dubbio a riguardo. Abbiamo sufficienti casi di clienti dal sourcing alla gestione spese per provare che le nuove soluzioni digitali aiutano a ridurre i costi ed aumentare l’efficienza in modo sostanziale. Ma oltre la tecnologia le supply chain funzionano con le persone, e le persone funzionano sulle relazioni - e le relazioni devono essere gestite.

L’obiettivo di SRM (Supplier Relationship Management) è quello di sfruttare le relazioni con i fornitori per accrescere il valore e la redditività nelle aziende. Fatta bene, la gestione delle relazione con i fornitori (SRM) può anche ridurre i costi all’ingrosso, migliorare l’efficienza ed eliminare gli esuberi all’interno della supply chain. 

Se la gestione dei dati richiede Q.I. una gestione delle relazioni con i fornitori di successo richiede intelligenza emotiva!

Una relazione intelligente dovrebbe fondarsi su:

Rispetto:

Aiuta a creare fiducia e la fiducia porta con sé infinite possibilità per aumentare le prestazioni attraverso l’innovazione ed il problem-solving.

Comunicazione:

Non si tratta solo di esprimere sentimenti o richieste ma anche di ascoltare attentamente un collaboratore. Questa ci porta al terzo punto

Apertura:

In quanto terza parte, esterna all’azienda, il fornitore può avere una rilevante percezione dell’organizzazione dell’acquirente. È dunque in grado di suggerire soluzioni innovative che potrebbero avere un impatto positivo sulla supply chain.

Correttezza:

Massimizzare i benefici comprimendo di continuo i margini dei fornitori potrebbe, col passare del tempo, deteriorare le relazioni e la reputazione dell’azienda. Trovare un accordo su prezzi e termini contrattuali onesti aumenterà di certo l’impegno e l’integrità delle 2 parti.

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