Oggi le aziende operano in panorama normativo in costante cambiamento che diviene sempre più coercitivo. Non solo i trasgressori vengono multati, ma sono in aumento le organizzazioni ritenute responsabili per i comportamenti dei loro fornitori.

Per esempio secondo una legge britannica, il Bribery Act, un’azienda può contravvenire alla legislazione se uno dei suoi fornitori dá o riceve una tangente, anche se la suddetta azienda è completamente all’oscuro del comportamento del suo fornitore. L’unica difesa di un’azienda a tale accusa è che aveva delle procedure adeguate in atto per prevenire la corruzione. Stessa storia con il Foreign Corrupt Practices Act degli Stati Uniti che ha totalizzato un record 2.9  miliardi di dollari di sanzioni nel 2019.

Un recente studio condotto da Refinitiv ha mostrato come il 49% dei rispondenti non avesse delle procedure del tutto in atto per l’ottemperanza dei terzi e come il 62% degli intervistati non sa nemmeno fino a che punto le terze parti esternalizzano il lavoro (outsourcing). Questo è drammatico perché un fornitore può far cadere e danneggiare l’organizzazione dell’azienda.

Le probabilità di trovarsi esposti non sono da trascurare come sottolinea Deloitte nella sua indagine globale su 170 organizzazioni, in cui l’87% degli intervistati ha riportato un incidente dirompente con le terze parti negli ultimi 2 o 3 anni!

La mancanza di risorse e di tempo può essere superata utilizzando strumenti per seguire fino in fondo i fornitori.

 

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