Le strategie di sourcing basate sul costo totale di proprietà (TCO - Total Cost Ownership) sono ancora rilevanti? Un numero crescente di esperti in procurement affermano che tenere conto di tutti i costi diretti ed indiretti (utilizzo del prodotto, costi di transizione) più i costi di mercato quantificabili (qualità, brand, ecc.) non è abbastanza.
Certamente questo approccio resta troppo concentrato su obiettivi di ottimizzazione dei costi a breve termine e i risparmi identificati di un progetto di sourcing basato sul TCO potrebbero essere prosciugati rapidamente se il processo di sourcing deviasse. Ad esempio, se un prodotto venisse ordinato in ritardo potrebbe causare costi aggiuntivi come l’aumento dei costi di trasporto o ulteriori spese di spedizione. Allo stesso modo, se volumi di ordini programmati per fornitore non fossero strettamente ordinati, ne potrebbe risultare un deficit di capacità, inducendo ritardi nella produzione e l’addebito di penali aggiuntive.
Questo è il motivo per cui gli specialisti del sourcing preferiscono approcci basati sulla gestione del valore totale (TVM - Total Value Management).
Infatti il concetto di TVM non solo tiene conto del costo totale di ciascuna unità acquisita da un punto di vista dei costi diretti, indiretti e del mercato quantificabile, ma prende anche in considerazione i costi generati dall’impatto per il discostamento dalle strategie generali di sourcing e di supply chain.