Le grandi organizzazioni spesso utilizzano aste inverse per procurarsi risorse in volume o costi e fornitori per servizi standard. Questo approccio è piuttosto di successo ad esempio nel procacciamento di beni. Può portare ad enormi risparmi poichè essenzialmente questo processo fa ridurre i prezzi, in parte perché i venditori sanno che l'attribuzione sarà istantanea.

È certo che le aste inverse, eliminando giri di offerte senza fine, fanno risparmiare tempo sia al compratore che al venditore.

L’altro fattore positivo è che questo processo pone tutti gli offerenti sullo stesso piano permettendo così alle piccole imprese di poter competere con le aziende di fornitura consolidate.

Tuttavia.. concentrandosi solo sul risparmio dei costi e costringendo i fornitori ad abbassare i loro margini di profitto, questo approccio potrebbe seriamente danneggiare le relazioni con i fornitori. Inoltre, questo processo potrebbe spingere i venditori a fare offerte a ribasso in modo aggressivo su contratti a cui non possono realmente adempiere.

In conclusione, direi che le aste inverse costituiscono un modo molto efficace di ottimizzare il processo di procurement aprendolo a nuovi affari ma ciò richiede comunicazione ed un’attenta pianificazione. Di certo il responsabile acquisti ha bisogno di tenere i venditori regolarmente informati e prima o poi, di formare tutti quelli che non hanno familiarità con il processo.

Se vuoi sapere se l’asta inversa potrebbe funzionare bene per la tua organizzazione e come potrebbe essere implementata, non esitare a contattarmi per un meeting online.

 

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