Non occorre ribadire quanto la pandemia abbia messo in evidenza il bisogno di sistemi e flussi di dati più agili. Un recente studio condotto da IFS su un campione di oltre 3000 dirigenti provenienti da 6 diverse regioni nel mondo ha mostrato come, su scala globale, oltre il 50% dei partecipanti al sondaggio abbia intenzione di aumentare la spesa destinata alle iniziative di trasformazione digitale.
Servitizzazione è stata la parola d’ordine del settore negli ultimi anni. Sicuramente questo nuovo modello, che permette ai produttori di competere tra loro, offrendo servizi piuttosto che prodotti commerciabili, è in espansione. Sempre più clienti vogliono sfruttare al meglio il ciclo vitale delle loro attuali attrezzature al fine di evitare le spese in conto capitale. Sapendo che l’80% dei costi di gestione consiste nella manutenzione, diventa comprensibile il motivo per cui sono in progressivo aumento le organizzazioni aperte all’adozione di modelli di abbonamento.
Una conseguenza della pandemia, è che la capacità di offrire servizi da remoto è sempre più richiesta, fornendo alle aziende continuità nel momento in cui sono stati messi in atto divieti di viaggio e restrizioni imposte dalla quarantena. Le organizzazioni stanno ora adottando un approccio “remote-first” che consente una diagnostica da remoto prima di dover mandare un tecnico sul posto. Ciò previene viaggi non necessari e migliora i prezzi fissi per la prima prestazione poiché il supporto tecnico sarà meglio informato ed equipaggiato.