Abbonarsi a servizi cloud implica un alto di rischio di vendor-lock in.

Il lock-in dei fornitori è probabilmente, una delle preoccupazioni citate più di frequente quando le imprese considerano il passaggio al cloud. Secondo un recente sondaggio di MongoDB su un campione di oltre 2500 persone, i fattori dominanti nel trattenersi dall’allargare l’uso delle tecnologie cloud sono il problema della sicurezza e della privacy dei propri dati (per il 29%) insieme a quello del vincolo con i fornitori o vendor lock-in (per il 26%).

Per ogni prodotto o servizio in generale, il pericolo del lock-in del fornitore non deve essere ignorato.

Tuttavia la maggior parte delle volte le organizzazioni sono riluttanti nel conservare i propri dati fuori sede poiché credono che in questo modo sarebbero meno accessibili e, probabilmente, più difficili da spostare in futuro.

Ricorda che i migliori fornitori, per un servizio cloud, offrono la possibilità di impegnarsi per un periodo ragionevolmente breve mentre è richiesto un contratto a lungo termine per gestire i dati e metterli in sicurezza in una deposito di dati in sede. I CTO e gli admin di sistema saranno anche affezionati alle infrastrutture in loco, ciononostante le soluzioni cloud gli permetterebbero di risparmiare tempo e di concentrarsi su attività di più alto livello.

Le soluzioni on-premise di solito evolvono più lentamente rispetto ai servizi di cloud.

il che nel corso del tempo rende un’eventuale migrazione molto più problematica in quanto le loro strutture potrebbero non essere più compatibili con i requisiti di storage più recenti. Se non sei sicuro sulla scelta di passare al cloud per conservare i tuoi dati, parliamone in chat.

 

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